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  • Immagine del redattoreLaura Bertolini

Allegra Silberstein: la Poetessa-Ballerina di Davis,Ca,Usa

Aggiornamento: 7 mag 2019

Allegra Jostad Silberstein

Allegra è nata il 4 Dicembre 1930, nel bel mezzo di una bufera di neve in una fattoria del Wisconsin. I suoi antenati norvegesi avevano attraversato la prateria e si erano stabiliti nelle gole e nelle colline della zona non ghiacciata vicino al fiume Mississippi. L'amore per la poesia è cominciata da bambina quando sua madre recitava le poesie mentre lavorava. Allegra vive in California dal 1963, ma il suo essere cresciuta in una fattoria ha generato in lei un profondo interesse per il mondo fuori casa; quella natura che la circonda e che la sostiene.  Ha oltre duecento pubblicazioni in riviste come BLUE UNICORN, CALIFORNIA QUARTERLY, IODINE POETRY JOURNAL, POESIA NOW, RATTLESNAKE REVIEW etc. Il suo lavoro è incluso in antologie tra cui: THE SACRAMENTO ANTHOLOGY: 100 POEMS, GATHERINGS: A WOMAN'S PLACE, WHERE DO I WALK. Ha tre chapbooks: "Acceptance" pubblicato da Small Poetry Press, "In The Folds" di Rattlesnake Review e "Through Sun-glinting Particles" pubblicato nel 2012 da Parallel Press. Nel marzo del 2010 ha avuto il riconoscimento onorario di Potessa per la città di Davis, in California. Il suo primo libro completo di poesie, “West of Angels”, è stato pubblicato da Cold River Press nella primavera del 2015. Allegra è anche una ballerina. Balla con Pamela Trokanski's Third Stage Company dal 1994. È l'ospite d'onore in tutte le serate di poesia organizzate da Dr. Andy Jones presso la galleria d'arte John Natsoulas.





Io e Allegra

Ho conosciuto Allegra Silberstein quando, nel 2011, faceva parte della giuria per il concorso legato alla pubblicazione dell'Antologia per Davis.



Allegra mi scrisse per confermare la mia partecipazione al contest, ma chiese anche di poter aggiustare un pochino il corpo alla traduzione della mia poesia (Sto per lasciare tutto). La mia poesia fu scelta e pubblicata nell'Antologia Entering The Davis Poetry Anthology,

assieme ad altri autori tra i quali il grande Francisco X. Alarcòrn con cui strinsi amicizia. ( Francisco ci ha lasciati il 15 Gennaio 2016).








Ho ritrovato Allegra dopo 8 anni che non ci vedevamo e non avevo più avuto sue notizie. Appena mi ha vista si è ricordata di me, sorprendendomi e facendomi felice. Da quel giorno abbiamo iniziato un fitto scambio poetico e ho iniziato a tradurre le sue opere in Italiano. Le poesie che seguono sono alcune della raccolta West of Angels.


I leave the loneliness of words

-into the night-

a solace of stars.


Looking up,

somenthing inside widens.


Breath expands

into space unfathomed.


For a few moments,

held in an unfathered universe


I am spell-caught

in the high call of an owl.


Lascio la solitudine delle parole

-nella notte-

un conforto di stelle.


Alzando lo sguardo,

qualcosa dentro si allarga.


Il respiro si espande

nello spazio insondato.


Per alcuni momenti,

retta da un universo senza padre


sono incantata

nell'alto richiamo di un gufo.


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Finding the morning

Gradually I emerge from sleep

search for place

in unfolding nothingness.

Above my narrow boards

of a high cathedral ceiling

cross over four heavy beams -


soft brown eyes seem

to look down on me - no

they are too scattered

more like dark stars.

They form constellations:

unicorn, cow, bear. They

keep their ordered space.


I begin the orbit of my day:

turn on the teakettle,

feed the cats, replace lenses

that wake me to all the lines

on my face...

then steal a moment

to lie down again.


The knots are cleared now

darker and more luminous

their rings with deep flaws

seem to cry for notice.

The constellations of my walking

no longer seem as clear.


Beneath this dream place

these old bones of mine

threaded together with muscle

and sinew need to come upright

against the pool of gravity

toward the pull of light


to ancestry deeper than membrane

or molecule, to the dust of stars

from which we come.

I stand again to find the morning.


Trovando il mattino

Pian piano emergo dal sonno

cerco un posto

nel dispiegato nulla.

Sopra alle mie strette assi

dall’alto soffitto di mansarda

incrocio quattro ponderose travi–


morbidi occhi marroni sembrano

guardarmi dall'alto - no

sono troppo sparsi

più come stelle oscure.

Formano costellazioni:

l’unicorno, la mucca, l’orso. Hanno

il loro ordine nello spazio.


Comincio l'orbita della mia giornata:

accendo il bollitore,

do da mangiare ai gatti, cambio le lenti

che mi portano a svegliarmi su tutte

le rughe del viso...

poi rubo un momento

mi sdraio ancora.


I nodi sono distinti

più luminosi e scuri

i loro anelli hanno gravi difetti

sembran gridare per essere scorti.

Le costellazioni del mio cammino

non sembrano più così precise.


Sotto questo luogo da sogno

queste mie vecchie ossa

infilate insieme alla muscolatura

e i tendini devono stirarsi

contro la pozza di gravità

verso la spinta della luce


a partire dalla più antica membrana

o molecola, fino alla polvere delle stelle

da cui veniamo.

Mi alzo di nuovo in cerca del mattino.


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Nuances

Nobody is a long time writing...

cornered in a dark place of wanting.


Nowhere is the underside

of the page being written.


No one is the answer to the rattle

of the window, the footsteps nearby.


Nothing is the wry solace of

"What's the matter now"?


Negate is the closing of a door

you once help open.


Never is the heated exclamation

shouting out a no.


Nevertheless, when you smile at me,

there's a drumbeat in my chest

pounding NO to no.


Sfumature

Nessuno scrive da molto tempo ...

confinato in un luogo oscuro di voglia.


In nessun luogo sta l’altro lato

della pagina che si scrive.


Nessuno è la risposta allo sbattere

di finestra, i passi in vicinanza.


Niente è il sardonico conforto di

"Qual è il problema adesso?"


Negare è la chiusura di una porta

che una volta aiutasti ad aprire.


Mai è l’infuocata esclamazione

gridando un no.


Tuttavia, quando mi sorridi,

c'è un tamburo nel mio petto

che ribatte NO al no. @AllegraSilberstein @LauraBertolini

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