Stefano: organizzatore e volontario del Campo gay di Agape.
(Stefano Faralli intervistato per: la notte del #lavoronarrato 30 Aprile 2019)
Stefano Faralli parte ogni anno dalla Toscana e va a 1600 metri di altitudine per raggiungere Agape: il Centro Ecumenico Valdese in Piemonte dove fa parte dello staff organizzativo del Campo gay. Il Campo, locato a Prali nel centro della chiesa Valdese, ha come target maschi omosessuali maggiorenni, ai quali offre un’esperienza di condivisione e crescita comunitaria.
"Da cinque anni faccio parte del gruppo staff che organizza il campo gay. La staff del campo gay si riunisce per 4 fine settimana durante l'anno e approfondisce il tema che proponiamo poi ai campisti. Ci sono più motivi per cui ho accettato l'invito di Agape a fare parte della staff di questo campo. Frequento Agape ed il campo gay da quasi 20 anni; ritengo quelle esperienze fondamentali nel mio processo di formazione e di crescita. Sono anche volontario nell'associazione Pinkriot Arcigay Pisa dove facilito un gruppo di auto mutuo aiuto per adulti . Il gruppo over 30 è un gruppo di discussione e confronto che riunisce gay lesbiche bisessuali transgender e transessuali dai 30 anni in su."
<< Il mio lavoro per Agape è sicuramente un modo per ringraziare e restituire qualcosa a quella comunità che si è presa cura di me. >>
" Quando arrivai ad Agape nel 2000, mi confrontati con una chiesa valdese che mi appariva davvero unica ed inedita: una chiesa umana che accoglie con rispetto e amore. Io ho ricevuto un'educazione cattolica, e vedere gay e lesbiche che si abbracciavano e baciavano nella Chiesa all'aperto di Agape era davvero una scoperta! Organizzare i campi di Agape per me ha un significato politico: considero quel lavoro di ricerca che facciamo su di sé e sul rapporto con gli altri e col mondo un processo di autodeterminazione e di liberazione. Questi processi non appartengono solo alla comunità gay ma a tutti, e infatti Agape accoglie anche altre realtà in ricerca in altri campi (campo femminista, campo lesbico, campo genitori e figli che include anche le famiglie arcobaleno, campo sulle identità di genere, .......) "
<< Il messaggio di Agape è un messaggio di riconciliazione e di confronto, messaggio quanto mai attuale in un tempo complesso in cui la diversità e le sfumature vengono utilizzate per dividere e non per comprendere sé stessi e gli altri >>
"Il campo gay è principalmente un momento di riflessione collettiva per la comunità gay, è una settimana di incontro e di confronto. Partendo dal racconto delle proprie storie personali, le persone che partecipano al campo provano a dare una lettura della realtà che vivono e a costruire/costruirsi un futuro. Il campo gay si volge a Prali nelle valli valdesi nel centro ecumenico di Agape della chiesa valdese. Agape è stata costruita dopo la seconda guerra mondiale come luogo di riconciliazione tra i popoli e confronto tra le persone per volontà di un pastore geniale e visionario che si chiamava Tullio Vinay. "
" Il campo gay esiste da quaranta anni, ed è nato dalla richiesta di alcuni gay credenti di uno spazio dove confrontarsi e vivere serenamente la propria vita. Agape, che è sempre stato un luogo di frontiera, accolse la richiesta. Oggi puoi pensare al campo gay come una specie di "pensatoio", un luogo dove la comunità gay si confronta su dove sia e dove sta andando. Quest'anno il campo gay di Agape compirà 40 anni, compleanno importante e ci confronteremo sul tema della presenza: la domanda è quanto siamo presenti a noi stessi e consapevoli di ciò che siamo, e quanto presenti nelle relazioni e nel nostro tempo. La riflessione parte dal sé, per poi riflettere sulle relazioni con gli altri, e per allargarsi alla riflessione politica sul mondo che vogliamo. "
(tutte le informazioni: https://agapecentroecumenico.org/campi/essere-presenti-essere-futuri/)
Il campo è sempre stato un evento unico nel panorama italiano, un luogo in cui potersi esprimere liberamente senza giudizio. Ad Agape sono passati tanti attivisti storici del movimento gay italiano, e tante persone hanno preso coraggio per fare il proprio coming out. "
"Ricordo ancora quando venti anni fa parlare di matrimoni gay pareva una cosa esotica, e i campi riguardavano principalmente i problemi legati alla visibilità, mentre oggi pur mancando ancora il matrimonio egualitario possiamo unirci civilmente con la persona che amiamo. Il campo ha fatto propri i temi che riguardano l'identità di genere e l'intersezionalità confrontandosi ad esempio con la comunità lesbica, trans, transfemminista, con i migranti....."
<< Il campo gay di Agape è prima di tutto una rete di persone, che percorre tutto lo stivale, legate da un'esperienza unica e profonda. >>
"L'idea di Tullio Vinay di un luogo di riconciliazione e di incontro non si ferma ad Agape, mi piace pensare che quell'idea di società aperta, inclusiva, pronta al confronto, parta da Prali e percorra le strade del mondo. Tutt*/e/i coloro che lavorano come volontari ad Agape partecipano a questo cambiamento della società."